Curiosità nel calcio dilettanti

MODULI

Il modulo più usato nei dilettanti

Qual' è il modulo più usato nel calcio dei dilettanti ?

Il modulo più usato dagli allenatori di ogni categoria (tantissimo anche nelle giovanili) è il classico 4-3-3.

Abbiamo verificato su basi statistiche che circa il 35% delle squadre scendono in campo con il modulo con 4 difensori 3 centrocampisti e 3 attaccanti.

La difesa a 4 per coprire in modo proficuo tutti gli spazi in fase sia di possesso che di non possesso palla, 3 centrocampisti nella zona nevralgica del campo con compiti di copertura preventiva, impostazione del gioco ed eventuale incursione offensiva e 3 attaccanti in linea per coprire tutta la fase di attacco e gestire con il direzionamento preventivo il gioco avversario.

E’ fondamentale, secondo noi, impostare un modulo di gioco sulla base delle caratteristiche principali dei calciatori che dovranno interpretarlo e cercare di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che potrebbero fare la differenza.

Il modulo è sempre collegato alla strategia di gioco e all' interpretazione della partita.

BOMBER

I bomber più prolifici nel calcio dilettanti

Chi sono e che età hanno i giocatori più prolifici nel calcio dilettanti ?

Le società sportive con i loro dirigenti, sulla base di una ricerca fatta nelle classifiche cannonieri nei gironi del nostro calcio dilettanti, puntano su attaccanti più esperti o comunque non più giovani.

In prima squadra l’ età media è di 30/32 anni.

Sulla base di statistiche i bomber più prolifici nei nostri campionati di Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria davanti alla porta nella stagione in corso hanno un’ età compresa tra i 28 e i 32 anni.

In questo particolare momento del calcio italiano sempre alla ricerca di giovani talenti, dove i software e le analisi tecnologiche sono al primo posto per la ricerca e studio di profili interessanti e futuribili, ma questo aspetto non viene confermato nelle statistiche delle classifiche ufficiali dei bomber nel calcio dilettanti.
 
Oggi come oggi dalle società sportive vengono scelti spesso attaccanti con più esperienza, con un passato fatto di numeri certi, di doppie cifre raggiunte negli anni e di classifiche marcatori vinte.

Viene ricercato e anche ben remunerato l’ usato sicuro.

Il bomber di razza, rispetto alle giovani generazioni, ha anche costi e stipendi più alti ma a fronte di una sicurezza realizzativa protratta nel tempo la società con i propri dirigenti è disposta a spendere ed investire cifre più importanti; l’ attaccante decisivo è quello che nella stagione può farti fare la differenza per raggiungere gli obiettivi di squadra.

Questo aspetto, purtroppo, va a discapito delle giovani generazioni che trovano meno spazio e meno possibilità per farsi vedere e crescere a livello sportivo; infatti analizzando sempre le classifiche marcatori il loro apporto realizzativo è intorno al 25/30% considerando l’ obiettivo della doppia cifra raggiunta nell’ arco della stagione calcistica.

INFORTUNI

Infortuni al ginocchio

Perchè sono in aumento gli infortuni al crociato, quali potrebbero essere le cause ?

Non è colpa degli impegni ravvicinati, almeno così dice il chirurgo e presidente della Società italiana ortopedia e traumatologia.

Il medico è intervenuto sul numero enorme di infortuni gravi al ginocchio subiti dai calciatori nei campionati nazionali.

Non era mai successo che così tanti atleti si infortunassero allo stesso modo, spesso contraendo lesioni anche al menisco. Secondo i calciatori, la causa di tutti questi incidenti è chiara: il numero di partite che sono costretti a giocare.
 

Non è d’accordo il medico intervistato, che dice: “Le troppe partire sono una falsa pista, è vero che statisticamente più match si disputano e più sono i rischi di farsi male ma ci sono altri fattori. Il calcio è cambiato e oggi si è arrivati ad un mix di velocità e potenza che sollecita in modo intenso le articolazioni, soprattutto il ginocchio”.

In Italia, i ricoveri per le lesioni del legamento crociato del ginocchio raggiungono gli 80mila casi all’annoDue terzi di questi sono soggetti maschili, secondo i dati in possesso. L’aumento degli interventi di chirurgia del crociato sono da attribuire, quasi nella loro interezza, a soggetti che giocano “a calcio a sei calciotto su campi sintetici. Spesso però sono persone che giocano senza un allenamento continuo”, ha spiegato. Per i calciatori professionisti, va fatto un discorso a parte. “Se nel gesto del tiro la struttura più sollecitata è la caviglia, nelle cadute dopo un colpo di testa è il ginocchio come è sempre questa struttura a essere molto sollecitata quando si corre e si devia dall’asse”, ha aggiunto il chirurgo, che continua: “In questo caso gli elementi stabilizzatori (il crociato, il menisco e il collaterale) sono molto sollecitati e le masse muscolari molto sviluppate che hanno oggi i calciatori producono una tensione elevata. Se uno corre, frena e cerca di girarsi, ecco che può accadere che il crociato sottoposto a questo eccesso di tensione si rompa”.

In fin dei conti, con il cambiare del fisico dei giocatori – soprattutto difensori e attaccanti – e con la continua mutazione del gioco, sono cambiati anche gli infortuni. Il problema, è che con la rottura del legamento crociato, spesso la stagione di un atleta finisce anzitempo. Questo perché i tempi di recupero da un infortunio del genere sono lunghissimi. “Tecnicamente un crociato non torna in campo prima di 6-7 mesi. Un professionista di alto livello fa i suoi conti su questo indipendentemente dal chirurgo. C’è un tempo biologico dovuto al trapianto del tendine che ha necessità di 6-7 mesi per stabilizzarsi”. Senza contare la riabilitazione, che gioca un ruolo importantissimo nella ripresa della condizione atletica.

NUMERI

I numeri del calcio dilettanti in Italia

Sapete quante partite dilettantistiche vengono giocate nell' arco di una stagione ? E quanti giocatori dilettanti ci sono in Italia ?

Il calcio dilettantistico e giovanile continua a rappresentare dal punto di vista delle dimensioni dell’attività e del conseguente impatto socio-economico il principale movimento sportivo italiano.

Si contano circa:

-11.090 società sportive

-62.750 squadre

-1.093.600 atleti 

-560.000 partite ufficiali 

Nel biennio 2021/2023 circa 1.300 giovani atleti (tra i 15 e i 21 anni) sono passati da società dilettanti a società professionistiche. 

DIRIGENTE

Dirigente accompagnatore

Che compiti e che responsabilità ha il dirigente accompagnatore ufficiale nel calcio dilettanti ?

Il Dirigente Accompagnatore è una persona tesserata e presente nell’organigramma della società.

Con il tesserino ufficiale FIGC può entrare nel terreno di gioco e sedersi in panchina accanto all’ allenatore o partecipare come guardalinee dove non è prevista la terna.

 

E’ una figura fondamentale perchè rappresenta la società sportiva, senza la sua presenza in ambito agonistico la distinta deve essere firmata dal capitano davanti all’ arbitro.
 

Si occupa degli aspetti logistici e organizzativi della squadra di cui fa parte e non solo.

Nell’interpretare il proprio ruolo è l’ accompagnatore ufficiale che deve avere un ruolo educativo sia all’ interno che all’ esterno del rettangolo di gioco cercando di aiutare tutte le parti in causa del calcio dilettanti.

Rappresentando la Società sportiva di cui fa parte farà spalla con l’ allenatore ma dovrà rimanere rispettoso nell’ osservare e far rispettare le regole dettate dalla società stessa.

Non deve occuparsi mai di aspetti tecnici ma deve sempre e costantemente interagire con gli altri collaboratori del gruppo.

Il Dirigente Accompagnatore Ufficiale della società ospitante dovrà assicurarsi, infine, che i cancelli di ingresso al rettangolo di gioco ed agli spogliatoi siano chiusi in modo da evitare l’indebita presenza, soprattutto al termine della gara, di persone non autorizzate ovvero non riportate sulla distinta di gara; 

se nella struttura ospitante c’è un addetto all’ impianto dovrà dare precise disposizioni circa la totale chiusura degli accessi.

Il dirigente è la vera essenza della società sportiva, senza queste persone che dedicano il loro tempo con passione ed energia il calcio nei dilettanti andrebbe a sparire.